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Sono passati ormai 6 mesi da quando sono uscito dal concessionario al volante del mio nuovo gioiellino: una Mini Cooper S nuova fiammante. E, stranamente, ancora non ho scritto nulla a riguardo.

Ma niente dettagli che si possono leggere sulle riviste. Voglio solo fornire qualche impressione sui primi chilometri percorsi insieme, ora che il motore ha finalmente iniziato a slegarsi.

Partiamo da alcuni numeri. La nuova Mini Cooper S (denominazione R56) è leggermente più grande della versione precedente, senza però grandi cambiamenti negli spazi interni. La vera novità è rappresentata dal nuovo motore 1.6 turbo twin-scroll a iniezione diretta, che sviluppa 175 CV e 240 Nm di coppia massima, già disponibile a 1.600 giri; coppia che raggiunge i 260 Nm, grazie a un overboost che entra in gioco quando si accelera con decisione.

Il pacchetto sospensioni è stato rivisitato e ora comprende un nuovo asse posteriore multilink con il braccio longitudinale alleggeriti, oltre a molle e ammortizzatori ricalibrati. Ovviamente la scelta è ricaduta su un’auto dotata dell’assetto Sport opzionale, con molle, ammortizzatori e barre anti-rollio più rigidi, per preservare il famoso “go-kart feeling”. La nuova taratura sembra anche andare meglio d’accordo con i pneumatici run-flat di serie. Per la cronaca, si tratta delle più che soddisfacenti Dunlop SP Sport 01.

La prima differenza che salta subito all’occhio di chi ha provato la versione precedente (R50-53) quando ci si mette al volante, è il nuovo sterzo, che per fortuna ha mantenuto la sensibilità che mi aveva fatto così tanto apprezzare la prima R50. L’unico consiglio è di fare a meno del tasto Sport. Io l’ho provato prima dell’acquisto su una inguardabile Cooper S Clubman e sono giunto alla conclusione che l’indurimento dovuto alla pressione del tasto non fa altro che nascondere le informazioni che vengono trasmesse invece con il setup standard. Inoltre la più rapida risposta dell’acceleratore non è così evidente da cambiare in modo sostanziale la guida. In fin dei conti, quindi, anche quando deciderete di divertirvi un po’, saranno più le volte che lo lascerete disinserito, quindi tanto vale risparmiarsi la spesa.

Ancora niente track day per ora, ma da quello che sono riuscito a capire, il modo migliore per sfruttarne le doti è frenare piuttosto tardi, tenendo il pedale ancora premuto durante l’inserimento in curva, in modo da mantenere il carico sulle sospensioni anteriori. Invece di inarcare la coda, la Mini manterrà diligentemente la linea, dando la possibilità di iniziare a riaccelerare già prima di aver raggiunto il punto di corda. Provate e buon divertimento!

Invece per il prossimo futuro sto facendo un pensierino sul Tuning Kit John Cooper Works, per aggiungere quel briciolo di potenza in più e sfruttare al massimo l’aderenza di telaio e sospensioni.

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Da Evo, secondo me la miglior rivista di auto mai pubblicata, ho appreso la notizia del nuovo record per vetture omologate per l’uso stradale del Nordschleife. Per chi non lo sapesse questo nome si riferisce al vecchio tracciato del Nürburgring, lungo 21 km e tuttora utilizzato per i test da diverse case automobilistiche.

Nurburgring

Il precedente record, stabilito da un Porsche Carrera GT, è stato demolito con il tempo di 7’27″82 da una Pagani Zonda F, un’opera d’arte artigianale con 4 ruote e 650 CV. La vettura con cui è stato stabilito il nuovo record appartiene a un privato, che ha messo a disposizione il suo gioiello da 663.955 euro per alcuni folli giri su è giù per le montagne dell’Eifel, con l’unica richiesta di non graffiare troppo il fondo.
Al pilota, Marc Basseng, è bastato il primo giro per migliorare di 4″ il record della Carrera GT e nel secondo giro era di altri 4″ più veloce prima di essere costretto a fermarsi senza carburante. Questo perché, a causa di un incidente durante la sessione pubblica, la partenza è stata rimandata e per tentare il record prima che facesse buio si è dovuto modificare il piano originale, che prevedeva due giri di riscaldamento e poi la sosta per aggiungere carburante e controllare la pressione delle gomme.
La macchina ha richiesto una preparazione minima: sono state mantenute le gomme stradali di serie ed è stata aumentata l’altezza da terra in virtù della richiesta del proprietario di salvaguardare il fondo.

Potete vedere qui il video del giro record in ottima qualità (il video intitolato 7-28). Per i più pigri, ho trovato questo su YouTube!

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